Epidurale: i Pro e i Contro

Giovedì 21 Marzo 2013


 

Partorire senza dolore: l'epidurale

L’anestesia epidurale o peridurale è una modalità di anestesia loco-regionale che prevede la somministrazione di farmaci anestetici attraverso un catetere posizionato nello spazio epidurale. Lo spazio epidurale è una zona di pochi millimetri di spessore (da 3 a 6), compresa tra legamento giallo e dura madre, che si estende per tutta l’estensione della colonna vertebrale.

L'anestesia si definisce loco-regionale poiché sono anestetizzate ampie parti del corpo (per es. un arto, un distretto toracico o addominale, anche in profondità), mentre con l’anestesia locale si blocca il dolore solo in una zona limitata e superficiale.

Tante future mamme lo desiderano però hanno paura a ricorrere all'epidurale. Hanno ragione o torto?

Non tutte sono d’accordo, anzi, per molte l’esperienza del parto naturale senza aiuti farmacologici è un’esperienza che fortifica. La scelta, ovviamente, è soggettiva e personale. Sono tante le donne che desiderano partorire senza dolore, eppure altrettante sono impaurite all’idea di ricorrere all’epidurale.

Il motivo principale per cui una donna richiede l’epidurale è di azzerare il dolore del parto

Con l’epidurale, infatti, la donna resta vigile e attiva nella fase espulsiva del neonato, avverte le contrazioni senza patire il dolore, il che potrebbe rendere il parto più veloce. In caso di cesareo, l’epidurale spinale dà un sollievo e una ripresa più immediate; è inoltre una tecnica a cui a volte si ricorre per contrastare stanchezza e irritabilità della partoriente. Infine, è importante sottolineare l’aspetto psicologico di un parto con epidurale: se la donna partorisce senza dolore, o quasi, conserva un ricordo piacevole e senza traumi dell’evento

E' importante essere consapevoli anche dei rischi a cui si può andare incontro con l’epidurale

Un effetto spiacevole è il mal di testa intenso e persistente per ore o giorni. Dipende dalla fuoriuscita del liquido spinale, e se l’emicrania non passa da sé, si esegue la “Epidural Blood Patch”, ossia la somministrazione di sangue nella zona epidurale.

Il rischio più grande a cui si va incontro con l’epidurale è quello che più di ogni altro spaventa le future mamme: il danno permanente del nervo in cui è stato inserito il catetere, con impossibilità sia di camminare senza assistenza, che di riprendere il normale movimento degli arti.

Oltre che per le mamme, potrebbero esserci dei rischi anche per il neonato: depressione respiratoria, problemi di allattamento al seno, variazione della frequenza cardiaca fetale. Si tratta di complicanze che si verificano in casi rari, ma di cui bisogna essere coscienti nel momento in cui si firma il consenso informato all’epidurale.

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